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Virtual Machine Windows… gratis!

L’avvento, non più recente, delle virtual machine ha sicuramente cambiato il modo di lavorare a tutti i programmatori, e non solo. Finalmente siamo liberi di provare nuovi programmi senza “pasticciare” il nostro sistema, oppure di collaudare il nostro software su macchine “pulite”, verificare il funzionamento dei siti web su vecchi browser, e così via.

Inoltre, per chi ha scelto sistemi operativi diversi da Windows, le macchine virtuali sono uno strumento ideale per utilizzare i software sviluppati solo per il sistema di Microsoft: ad esempio, sul Mac casalingo posso far girare, tramite una macchina virtuale, alcuni applicativi aziendali creati solo per Windows.

Esistono diversi software di virtualizzazione, gratis e a pagamento, più o meno potenti. Uno particolarmente interessante è VirtualBox, un software sviluppato a partire dal 2007 da Sun Microsystems e quindi passato sotto l’ala di Oracle: è assolutamente gratuito ma possiede feature non disprezzabili, quali supporto alla virtualizzazione hardware, alle periferiche USB ecc. ecc.




Una volta installato VirtualBox (e qualsiasi altro software di virtualizzazione) si ha a disposizione, di fatto, un PC vuoto, sul quale è necessario: a) installare il proprio sistema operativo preferito a partire dai CD o da un’immagine ISO; b) nel caso dei sistemi Windows, avere una licenza dedicata, dal momento che si tratta di una vera e propria macchina in più.

Fortunatamente esiste un sito che risolve entrambi i problemi: Modern.IE.

Si tratta di un sito di Microsoft da cui è possibile scaricare Virtual Machine già pronte con una versione di Windows a scelta già preinstallata e funzionante (anche se in inglese), corredata da una licenza gratuita di 90 giorni. Tra le altre, è possibile selezionare VirtualBox come piattaforma di virtualizzazione e scaricare quindi la VM in formato .ova, direttamente importabile in VirtualBox dal menu File | Importa applicazione virtuale.

Una volta installata, la licenza di Windows all’interno della VM dev’essere attivata come una qualunque licenza standard, e da lì partono i 90 giorni di utilizzo; il consiglio dei tecnici Microsoft è quello di conservare una copia della VM scaricata in modo da poterla ripristinare allo scadere della licenza senza doverla scaricare di nuovo:

It is also highly recommended that you implement a rollback strategy for any virtual machines that you download. This could be as simple as holding onto the original archive that you downloaded, or you could take advantage of your virtualization platform’s snapshotting capability so that you can start over with a fresh VM at any time and not have to worry about the guest operating system running out of trial time.

Il mio consiglio, inoltre, è di installare tutto il software che vi serve prima di effettuare l’attivazione, quindi fare una copia del disco virtuale della VM e procedere infine all’attivazione: alla scadenza dei 90 giorni, in questo modo, basterà sostituire il disco della VM con quello salvato e ripetere l’attivazione per continuare a lavorare. Naturalmente eventuali dati creati sulla VM devono essere salvati prima della scadenza e quindi ripristinati sulla nuova VM.

Un po’ laborioso, è vero: ma a caval donato… 😉




Fonte immagine: http://www.pcworld.com/article/2058329/review-virtualbox-4-3-goes-touchy-feely-for-windows-8-virtualization.html

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